«Ai giorni nostri sussiste un’opera degli antichi Egizi sfuggita alle fiamme che hanno distrutto le loro superbe biblioteche, un’opera che contiene la più pura dottrina degli Egizi.
Libro tanto prezioso, Libro tanto straordinario è molto diffuso in gran parte dell’Europa, da secoli va per le mani di tutti e nessuno ha mai supposto che questo libro – che possediamo come se non lo possedessimo e di cui nessuno ha mai tentato di decifrare un solo foglio – è egizio e il risultato di tanta squisita sapienza viene riguardato come un mazzo di strane figure. Esso è talmente comune che nessun Filosofo lo ha ritenuto degno di essere studiato. Questo Libro è composto di 77 o 78 fo-
gli, divisi in cinque classi, ognuna delle quali tratta un argomento specifico. Questo Libro è il gioco dei Tarocchi» (Court de Gébelin, 1783, ed. it. p. 15).