In angulo cum libro

«Del resto è vero che oggi molte delle informazioni che si trovano in un libro, specialmente se parliamo di saggistica, si potrebbero trovare anche tranquillamente on line dopo una o due ricerche con un apposito motore.

Se una persona sceglie di reperire quelle stesse informazioni in un libro, il motivo risiede evidentemente nel tipo di esperienza che, nel fare il suo lavoro di ricerca e approfondimento, quella persona intende fare.

La lettura di un libro cartaceo offre, infatti, un genere di esperienza, fatta di raccoglimento, focalizzazione, serenità e in un certo senso intimità, che non può mai essere restituita da una ricerca davanti ad un terminale, se non in minima parte.

È per questo, credo, che il libro resiste ancora molto ad una digitalizzazione completa, che, probabilmente, non ci sarà mai, perché ci sono ancora molti appassionati di quel gesto di raccoglimento, in disparte, con un supporto cartaceo, a leggere, che solo può dare un certo tipo di emozioni.

Lo diceva espressamente Tommaso da Kempis: «in omnibus requiem quaesivi et numquam inveni, nisi in angulo cum libro». Anche oggi le persone sono settate su questo tipo di emozioni, e ancora molta acqua deve passare sotto i ponti per sostituire a «cum libro» un eventuale «cum e-reader»…»

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