Quelli che dicono che facebook e twitter sono aziende private e quindi possono censurare chi vogliono, come e quando preferiscono, da che parte del seggiolone sono caduti da piccoli?
Se laureati in Giurisprudenza, cosa facevano durante le lezioni?
Sarebbe come dire che un quotidiano, o un settimanale, potrebbe censurare a piacimento solo perché non dello Stato, ma di proprietà privata.
Prescrivo un urgente ma approfondito ripasso dei concetti di libertà di stampa e di manifestazione del pensiero e delle norme relative nella costituzione italiana e in quelle dei principali paesi del mondo.