«La sua assistente, Simone, aveva ventinove anni e trovava i partner sulle app, via computer o per telefono. Ci si aspettava, ormai, che una donna si presentasse ansimante di libidine, a quattro zampe, a implorare sesso. Dopo di che, finito di scopare, doveva fare l’occhiolino, una risatina, e scomparire in lontananza e fingere che andasse bene cosí, che l’intimità fosse solo un bisogno fisico che lei aveva, e lui doveva sentirsi libero di non chiamarla mai piú.»
Taffy Brodesser-Akner – Fleishman a pezzi
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