Fetez, a ben pensarci, come giurista verrà ricordato come proponente e codificatore, con maggior lucidità di tutti, del diritto all’ignoranza e al gregarismo, intesi come diritti a nutrire e sostenere con forza una propria opinione in un campo in cui non si possiede alcuna competenza, nozione e cognizione di causa, solo perché sostenuta da un gruppetto ben formato di persone, con la medesima logica del «non so se è vero, però intanto lo condivido», solo con una dose molto maggiore di protervia.