«Se le due guerre mondiali hanno fatto perdere all’Europa la predominanza strategica e coloniale sul mondo, la guerra in Ucraina rischia di togliere al Vecchio Continente anche la supremazia economica faticosamente riconquistata negli ultimi decenni.»
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Povera Francia.
Occidente sempre più demenziale. La vecchia Europa sembra avere un Alzheimer avanzato.
«Il Tribunale amministrativo del comune di Poitiers, dove nel 732 Carlo Martello e il suo esercito salvò l’Europa cristiana
dall’avanzata arabo-musulmana di al-Andalus, ha ordinato
l’abbattimento di una statua raffigurante la Vergine Maria «in nome della laicità»»
Armi.
Chissà se l’Europa manderà all’Ucraina anche un po’ delle sue cartuccere di gessetti colorati.
Colpi bassi.
Escludere la Russia da Eurovision é stato un vero colpo basso da parte dell’Europa e mi stupisco molto di come Putin non si sia ancora arreso incondizionatamente.
Comunque se ci troviamo così nella merda è so …
Comunque se ci troviamo così nella merda è solo perché non abbiamo fatto fino in fondo come ci chiedeva l’Europa e poi perché non abbiamo abbracciato abbastanza cinesi ?
coronavirus quarantena
È sempre stato il momento di fare il contrari …
È sempre stato il momento di fare il contrario di quello che ci chiedeva l’Europa, ora è divenuto indifferibile.
Io dovrei essere grato all’Europa perché nel …
Io dovrei essere grato all’Europa perché nel momento in cui mi trovo nella merda mi restituisce i soldi che mi aveva inculato?
Una mia amica mi scrive di stare tranquillo c…
Una mia amica mi scrive di stare tranquillo che – siccome il coronavirus é molto diffuso in Cina, poco in Europa e per niente in Africa – é evidente che colpisca solo persone col cazzo piccolo.
I rasserenamenti, quelli belli ?
Credo che i politici che ci ritroviamo oggi, …
Credo che i politici che ci ritroviamo oggi, un po’ tutti – da quello che cerca il senso della vita citofonando a quell’altro che si presenta in piazza col cerchietto, compreso quello che ha sconfitto la povertà degli spacciatori, e tutti gli altri – siano il segno che, come popolo, abbiamo perso la capacità di riconoscere un coglione quando lo vede.
Ciò nonostante i notevolmente accresciuti livelli di istruzione e di «informazione» disponibili oggigiorno, o forse, esattamente al contrario, proprio a causa degli stessi, che uno poi, allora, si chiede se siano vera formazione o informazione e non, piuttosto, una deformazione collettiva.
Credi, insomma, che un contadino italiano degli anni 50 con la sua terza elementare avrebbe mai potuto dare la propria fiducia a Di Maio, Salvini o al capo sardina? O dare il proprio endorsement ad audaci slogan come «porti aperti come i nostri culi?»
Come disse un grande del passato, «non sempre ciò che viene dopo é progresso».
A ben guardare, in questo aforisma sembra esserci la storia
dell’umanità, che non è affatto una storia di progresso, almeno qui in Europa, sicuramente in Italia.