Nei conflitti contemporanei, ma anche in tante altre situazioni odierne, c’è una nuova categoria di player: gruppi di hacker “distribuiti” che violano la legge compiendo gravi reati come l’accesso abusivo ad un sistema informatico pubblico o addirittura militare, per affermare una propria idea di giustizia.
Sono associazioni non strutturate che non usano il metodo democratico, ma al contrario quello della commissione di illeciti, in modo del tutto analogo a quanto fanno ad esempio, anche se spesso in modo molto più cruento, i terroristi.
«da ieri è sceso in campo il gruppo di cyberattivisti conosciuto come Anonymous. Con una chiamata alle armi contro Mosca rivolta agli «hacker di tutto il mondo», sotto l’ombrello-hashtag OpRussia.»