«Succede a Certaldo, in provincia di Firenze, …

«Succede a Certaldo, in provincia di Firenze, dove il primo cittadino Giacomo Cucini ha fatto la sconcertante scoperta lavando un paio di pantaloni. Mentre li stava rivoltando per metterli in lavatrice ha notato che l’etichetta su cui erano riportate le istruzioni per il lavaggio recitava: «Give it to your woman», ovvero «Dalli alla tua donna» perché li lavi.»

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«oggi, nella realtà, la polizia britannica ha …

«oggi, nella realtà, la polizia britannica ha lanciato un programma, già operativo, per denunciare persone (anche conoscenti, amici e parenti) colpevoli di “visioni estremiste”, così che possano essere opportunamente rieducate.»

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Tutto questo clamore, questi video, queste fo …

Tutto questo clamore, questi video, queste foto e non c’è stato ancora nessun media che abbia detto agli Italiani l’unica cosa che interessa loro davvero: la sorella di Cucchi si vaccina o no?

«La verità è che la mancanza di religione è l …

/n«La verità è che la mancanza di religione è l’oppio dei popoli. Ovunque il popolo non creda in qualcosa al di là del mondo, adorerà il mondo. Ma, soprattutto, adorerà la cosa più forte del mondo.» (G. K. Chesterton)

Un grande genio, che ha capito perfettamente …

Un grande genio, che ha capito perfettamente la società contemporanea, che – io dico sempre – ormai da liquida é divenuta squagliata.

«Il mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore l’opportunità di enormi profitti.
E ci alletta con la promessa di poter avere tutto senza fatica: soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza un processo di apprendimento.
I “legami umani” sono stati sostituiti dalle “connessioni”.
Mentre i legami richiedono impegno, “connettere” e “disconnettere” è un gioco da bambini.
Sui “social network” si possono avere centinaia di amici muovendo un dito. Farsi degli amici offline è più complicato.
Ciò che si guadagna in quantità si perde in qualità.
Ciò che si guadagna in facilità (scambiata per libertà) si perde in sicurezza. L’amore richiede tempo ed energia.
Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l’altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo: comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione.
In una società di consumatori la “novità” è stata elevata al più alto grado della gerarchia dei valori e considerata la chiave della felicità.
Tendiamo a non tollerare la routine, perché fin dall’infanzia siamo stati abituati a rincorrere oggetti “usa e getta”, da rimpiazzare velocemente.
Non conosciamo più la gioia delle cose durevoli, frutto dello sforzo e di un lavoro scrupoloso.
L’amore non è un oggetto preconfezionato e pronto per l’uso. Quando ciò che ci circonda diventa incerto, l’illusione di avere tante “seconde scelte”, che ci ricompensino dalla sofferenza della precarietà, è invitante.
Muoversi da un luogo all’altro (più promettente perché non ancora sperimentato) sembra più facile e allettante che impegnarsi in un lungo sforzo di riparazione delle imperfezioni della dimora attuale, per trasformarla in una vera e propria casa e non solo in un posto in cui vivere.
“L’amore esclusivo” non è quasi mai esente da dolori e problemi – ma la gioia è nello sforzo comune per superarli.
È affidato alle nostre cure, ha bisogno di un impegno costante, di essere ri-generato, ri-creato e resuscitato ogni giorno.»

(Zygmunt Bauman, “Le emozioni passano, i sentimenti vanno coltivati: sull’amore liquido”)

Quel poco che ho letto dell’enciclica «Frate …

Quel poco che ho letto dell’enciclica «Fratelli tutti» é dottrina neoliberista pura, sostegno alla libera circolazione delle risorse umane, cioè schiavismo 2.0. Il cristianesimo é esattamente all’opposto del neoliberismo, forse un’ovvietà ma va ricordato.

In questi due mesi siamo stati sopraffatti da …

In questi due mesi siamo stati sopraffatti da un oceano davvero infinito di cazzate di enorme estensione.

Ma chi è riuscito a dire la più grossa e a fare una gigantescamente unica figura di merda è stato Fiorello, quando ha detto che
bisognerebbe pregare al cesso, cagando su venti secoli di storia, cultura, fede, grandezza e bellezza, oltre che su se stesso, come sempre avviene quando si pronunciano enormità del genere.

Se fossi un esponente del culto più diffuso oggi in Italia e in Europa, il iohounamiareligiositanesimo, lo vorrei subito capo indiscusso a vita.